La Camera di commercio della Romagna diffonde le previsioni occupazionali per il trimestre dicembre 2025 – febbraio 2026: sono 17.740 gli ingressi programmati dalle imprese delle province di Forlì-Cesena e Rimini. Dalle analisi occupazionali diffuse dalla Camera di commercio della Romagna, gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, per il trimestre dicembre 2025 - febbraio 2026 sono 17.740.
Gli ingressi previsti nel mese di dicembre sono complessivamente 3.930, di cui 2.130 a Forlì-Cesena e 1.800 a Rimini. Il dato rappresenta il 16.1% del dato regionale (24.400 entrate programmate) corrispondente a sua volta al 7% degli ingressi previsti in Italia (350.000).
Le previsioni occupazionali provinciali diffuse dalla Camera di commercio della Romagna sono elaborate dalle analisi di Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle Camere di commercio italiane.
In provincia di Forlì-Cesena, gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) per il trimestre dicembre 2025 – febbraio 2026, sono 9.950.
Per il mese di dicembre le entrate previste sono 2.130 e i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano il Commercio con 420 ingressi previsti, i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo 310, i Servizi alle persone con 190, le Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco con 180 e le Costruzioni con 160.
Le entrate previste si concentrano per il 61% nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone e nel 53% dei casi, in imprese con meno di 50 dipendenti (micro e piccole).
Preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, in misura pari all’80%.
Una quota pari al 27% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 32% delle imprese prevede di assumere personale immigrato.
Nel 57% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 45 casi su 100 si prevedono difficoltà a trovare i profili desiderati da parte delle imprese.
In provincia di Rimini gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) per il trimestre dicembre 2025 – febbraio 2026, sono 7.790.
Per il mese di novembre le entrate previste sono 1.800 e i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo, con 540 ingressi previsti, il Commercio con 330, Servizi alle persone con 210, le Costruzioni con 190 e i Servizi operativi a supporto delle imprese e delle persone con 120.
Le entrate previste si concentrano per il 77% nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone e nel 68% dei casi in imprese con meno di 50 dipendenti, micro e piccole.
Preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, in misura pari all’80%.
Una quota pari al 27% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 28% delle imprese prevede di assumere personale immigrato.
Nel 66% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; in 44 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
Focus: L'importanza degli ITS Academy per l'occupazione giovanile
Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) Academy offrono opportunità di lavoro molto interessanti per i diplomati, rispondendo alle esigenze delle imprese. Continuare ad aggiornarsi dopo il diploma è cruciale, e i percorsi ITS lo permettono in una forma che include una significativa esperienza pratica in azienda (35% delle ore dei percorsi). Dopo due anni, si ottiene un diploma di tecnico superiore di formazione terziaria, riconosciuto a livello europeo, di norma EQF5.
Dati e caratteristiche principali
Il 60% dei docenti proviene dal mondo dell’impresa e il 93% dei diplomati trova lavoro in coerenza con il proprio percorso di studi.
I percorsi sono articolati in dieci aree tecnologiche, ognuna con figure professionali specifiche collegate a settori strategici. Le Fondazioni ITS in regioni come l'Emilia-Romagna (dove sono 7) possono adattare i profili formativi alle esigenze locali.
Il sistema ITS Academy ha visto una crescita significativa negli ultimi anni, con gli iscritti in Italia che sono passati da circa 9.000 nel 2019 a circa 46.000 nel 2025.
Ciò, grazie anche al forte supporto da parte delle imprese, anche in Romagna. Inoltre, il PNRR ha stanziato 1,5 miliardi di euro in forti investimenti per il sistema ITS, e la Legge 99/2022 ha conferito stabilità giuridica e finanziaria.
Richiesta del mercato del lavoro
Nell’ultimo anno in Italia, le richieste delle imprese hanno riguardato 117mila diplomati ITS.
Le aree tecnologiche più richieste, a livello nazionale, includono Meccatronica (31.200 richieste) e Servizi alle imprese (27.100 richieste);
Il settore industriale ha la maggiore richiesta (35.180 diplomati), e il settore primario mostra una crescente domanda (quasi 3.000 unità richieste).
Ci sono significative difficoltà nel reperire professionisti tecnici (70%), specialmente nei settori informatica e telecomunicazioni, commercio al dettaglio e servizi avanzati. Il mercato del lavoro richiede sempre più competenze digitali e green. Gli ITS promuovono l'attitudine all’imparare a imparare e mirano anche al re-skilling dei lavoratori.
Opportunità in Romagna
Per il biennio 2025-2027 in Romagna, sono attivi numerosi percorsi realizzati dalle Academy Its Maker, Its Adriano Olivetti, Its Turismo e Benessere, Its Tech & Food e da enti di formazione accreditati in Emilia-Romagna. Per accedere è necessario superare una prova di selezione, senza costi di iscrizione, poiché i percorsi sono a finanziamento europeo. Per alcuni di questi è ancora possibile iscriversi. Per informazioni sui singoli corsi rimandiamo alla pagina dedicata del sito camerale.
La Camera di commercio della Romagna ha pubblicato un bando per borse di studio per studentɜ iscrittɜ al primo anno di corsi ITS nelle province di Forlì-Cesena e Rimini; i termini scadono lunedì 22 dicembre alle 13. La dotazione finanziaria complessiva è di 80.000 euro, con una borsa singola di 800 euro (e una possibile maggiorazione di 200 euro). Per scaricare Il bando e i moduli di domanda è possibile consultare la pagina dedicata. Prima di erogare la borsa di studio sarà verificato il requisito di frequenza di almeno il 70% delle ore del corso scelto (al 31 marzo 2026). Successivamente avverrà l’erogazione.
Altre opportunità sono presenti in Emilia-Romagna promosse dalla Rete Its ER
Nota metodologica:
I dati presentati nei bollettini mensili con orizzonte trimestrale e nelle Pubblicazioni annuali derivano dall’indagine Excelsior realizzata da Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. L’indagine, inserita nel Programma Statistico Nazionale (UCC-00007) tra quelle che prevedono l’obbligo di risposta, dal 2017 è svolta con cadenza mensile. Le informazioni contenute nei bollettini qui elaborate sono state acquisite nel periodo 21 ottobre - 6 novembre 2025, utilizzando principalmente la tecnica di compilazione in modalità CAWI attraverso le interviste realizzate con quasi 96.300 imprese, campione rappresentativo delle imprese con dipendenti al 2023 dei diversi settori del settore primario (agricoltura, silvicoltura, caccia e pesca) dell’industria e dei servizi. La proiezione mensile dei dati di indagine e il potenziamento dell'integrazione tra questi e i dati amministrativi attraverso un modello previsionale, permettono l’analisi delle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di dicembre 2025, secondo i profili professionali e i livelli di istruzione richiesti. I risultati dell’indagine sono disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale per i settori ottenuti dall'accorpamento di codici di attività economica della classificazione ATECO2007. La ripartizione delle entrate previste per “gruppo professionale” fa riferimento ad opportune aggregazioni dei codici della
