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27/03/2024

Occupazione: bollettini Romagna marzo-maggio 2024 - Previsioni dei fabbisogni occupazionali

La Camera della Romagna

La Camera della Romagna

Le previsioni occupazionali: per il trimestre marzo-maggio 2024 le imprese hanno programmato complessivamente 29.760 nuovi ingressi nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. Una su due delle imprese segnalano difficoltà nel trovare le figure professionali ricercate. Il mismatch quali-quantitativo tra domanda e offerta di lavoro prosegue nel quinquennio fino al 2028 in Italia ed Emilia-Romagna.

Gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, per il periodo marzo-maggio 2024, sono 29.760, secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle Camere di commercio italiane.

Gli ingressi previsti nel mese 7.630 rappresentano il 19% del dato regionale (+8% rispetto al mese scorso) pari a n. 40.100, il 9% degli ingressi previsti in Italia, circa 447.000.

Provincia di Forlì-Cesena

Gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) in provincia di Forlì-Cesena, per il periodo marzo-maggio 2024, sono 12.160, secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle Camere di commercio italiane.

Ancora preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, pari al 78% costante.

Per quanto riguarda le entrate nel trimestre, i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo con 3.170 ingressi previsti, il Commercio con 2.460, i Servizi alle persone con 1.450, le Costruzioni con 750 e i Trasporti, logistica, magazzinaggio con 710.

Le entrate previste si concentrano per il 70% nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone, e nel 59% dei casi in imprese con meno di 50 dipendenti.

Una quota pari al 30% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 21% delle imprese prevede di assumere personale immigrato.

Nel 64% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 52 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quindi per oltre una su due delle ricerche di personale.

Provincia di Rimini

Gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) in provincia di Rimini, per il periodo marzo-maggio 2024, sono 17.600, secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dalle Camere di commercio italiane.

Ancora preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, pari all’83%, con un aumento di 3 pp.

Per quanto riguarda le entrate nel trimestre, i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo, con 9.660 ingressi previsti, il Commercio con 2.170, i Servizi alle persone con 1.600, il settore dei servizi operativi a supporto delle imprese e delle persone con 970 e le Costruzioni con 760.

Le entrate previste si concentrano per l’82% nel settore servizi, che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone (+11% rispetto a febbraio) e nel 75% dei casi in imprese con meno di 50 dipendenti (+6%).

Una quota pari al 30% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni, mentre il 21% delle imprese prevede di assumere personale immigrato.

Nel 61% delle entrate viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 48 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, quindi per quasi una su due delle ricerche di personale.

 

È online la pubblicazione annuale sulle previsioni quinquennali (Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine 2024-2028, reperibile anche in https://www.romagna.camcom.it/it/opportunita/scuola-lavoro-orientamento/numeri-del-lavoro-1/sistema-informativo-excelsior/le-pubblicazioni-del-sistema-informativo-excelsior), che integra i dati di industria e servizi con agricoltura, pubblica amministrazione e professioni. Il rapporto fornisce una bussola per l’orientamento, la formazione e per le politiche attive del lavoro. In Emilia-Romagna si stima un fabbisogno occupazionale complessivo di 306mila unità: la domanda per sostituzione avrà un peso dell’83,4%, mentre la componente di expansion più legata ai giovani del 16,5%. La richiesta di figure professionali di alto profilo in regione sarà pari a circa 124mila unità, il 41% del totale; impiegati e professioni commerciali e dei servizi rappresenteranno il 33% del fabbisogno complessivo, per un ammontare di circa 99mila lavoratori, mentre il fabbisogno stimato degli operai specializzati e conduttori di impianti si attesterà intorno alle 54mila unità pari al 18% del totale.

Il 37,7% del fabbisogno occupazionale previsto riguarderà personale in possesso di una formazione terziaria. Al 50,8% sarà richiesta una formazione secondaria di secondo grado, cioè un diploma liceale (12mila unità), un diploma tecnico-professionale (86mila unità) o una qualifica/diploma IeFP (57mila unità).

In Italia si verificherà un andamento simile.

Un fattore di criticità e una sfida cruciale dei prossimi anni è il disallineamento tra le esigenze del sistema e le disponibilità effettive di competenze sul mercato. Nel prossimo quinquennio, potrebbero aumentare anche i costi derivanti dal minor valore aggiunto che sarà possibile produrre nei diversi settori economici a causa del ritardato o mancato inserimento nelle imprese dei profili professionali necessari.

Unioncamere ha stimato che nel 2023 il costo del mismatch è stato pari a 43,9 miliardi, corrispondente a una perdita di valore aggiunto pari al 3,4% di quanto generato complessivamente dai settori privati industriali e dei servizi rappresentati all’interno del campo d’osservazione del Sistema informativo Excelsior e al 2,5% del Prodotto interno lordo italiano.

Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro presenterà crescenti difficoltà anche a causa della pressione demografica, considerato che secondo le previsioni dell’Istat tra cinque anni in Italia la popolazione con almeno 60 anni crescerà dell’8%, a fronte di una diminuzione del 4% dei 18-59enni.

L’invecchiamento della popolazione, inoltre, comporterà non soltanto un aumento dei flussi pensionistici e quindi delle uscite dal mercato del lavoro, ma anche una sensibile riduzione del numero di giovani in ingresso nelle forze lavoro, se i tassi di attività non dovessero crescere in modo significativo.

Rischiano di affrontare maggiori criticità i comparti per i quali si prevede una maggiore incidenza della replacement demand sul fabbisogno: le filiere “legno e arredo” (la componente in sostituzione sarà il 97% del fabbisogno dello scenario positivo), “meccanica e robotica” (96%), la Pubblica Amministrazione (92%), e la componente dei lavoratori indipendenti (96%).

In parallelo, i macro trend green e digitale – con le recenti veloci accelerazioni legate all’utilizzo estensivo dell’Intelligenza Artificiale – incideranno sulla domanda di personale portando sia ad un innalzamento delle competenze verdi e digitali richieste sia all’evoluzione di nuove figure. Si stima nello scenario positivo che tra il 2024 e il 2028 le competenze green saranno chieste, con importanza almeno intermedia, ad oltre 2,3 milioni di lavoratori (quasi i due terzi del fabbisogno del quinquennio) e le competenze digitali a 2,1 milioni di occupati (oltre il 58% del fabbisogno totale).

 

Nota metodologica: Le informazioni contenute nel presente bollettino sono state acquisite nel periodo 29 gennaio – 12 febbraio 2024, utilizzando principalmente la tecnica di compilazione in modalità CAWI attraverso le interviste realizzate presso più di 113.000 imprese, campione rappresentativo delle imprese con dipendenti al 2022 dei diversi settori industriali e dei servizi. La proiezione mensile dei dati di indagine e il potenziamento dell'integrazione tra questi e i dati amministrativi attraverso un modello previsionale, permettono l’analisi delle principali caratteristiche delle entrate programmate nel mese di marzo 2024, secondo i profili professionali e i livelli di istruzione richiesti. I risultati dell’indagine sono disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale per i settori ottenuti dall'accorpamento di codici di attività economica della classificazione ATECO2007. La ripartizione delle entrate previste per “gruppo professionale” fa riferimento ad opportune aggregazioni dei codici della classificazione ISTAT CP2021.

 

Per saperne di più

Per ulteriori informazioni: occupazione@romagna.camcom.it; scopri di più nella sezione dedicata del sito dove sono disponibili ulteriori informazioni sulle numerose attività e sui progetti della Camera della Romagna che avvicinano il sistema scolastico-formativo al mondo delle imprese e del lavoro nel territorio.

Per approfondimenti ulteriori si consulti il sito: http://excelsior.unioncamere.net nel quale sono disponibili dati e analisi riferiti ai livelli nazionale, regionali e provinciali, sui fabbisogni professionali delle imprese, nonché le numerose Pubblicazioni tematiche.

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