La Camera di commercio della Romagna ha avviato un percorso di diffusione della cultura dell’innovazione, attraverso testimonianze di riconosciuti leader del cambiamento, su argomenti verticali sulle principali anime del territorio. Il primo appuntamento è stato dedicato all’Agricoltura, settore primario e in grande trasformazione.
Per le imprese l’innovazione è una strategia di crescita non rinviabile. Se fino a pochi anni fa per le imprese introdurre cambiamenti e innovazioni era un’opportunità da cogliere, oggi è necessaria per sviluppare la propria attività o, addirittura per sopravvivere. Questo vale per tutti i settori economici.
La Camera di commercio della Romagna, per diffondere conoscenza e cultura dell’innovazione, ha programmato una serie di incontri in cui, attraverso testimonianze di riconosciuti leader del cambiamento, favorire la conoscenza e aiutare le imprese a sfruttarne le potenzialità ed evitare che sia un’opportunità solo per i grandi player.
Il primo incontro, dedicato all’Agricoltura, si è tenuto martedì 12 novembre, nella sede di Battistini Vivai a Diegaro di Cesena.
L'agricoltura, infatti, sta vivendo un profondo momento di trasformazione, una rivoluzione tecnologica simile a quella che si venne a creare con il salto tecnologico nell'Ottocento. Ma oggi più che allora il rischio di rimanere fuori o in ritardo rispetto all'accelerazione legata all'innovazione è molto forte.
L’incontro è stato aperto da Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna e dal saluto di Giuliano Dradi, direttore generale di Battistini Vivai.
Gli interventi di approfondimento e condivisione sono stati di Pietro Franceschi, responsabile Agricoltura Digitale alla Fondazione Mach, in dialogo con Massimiliano Del Barba, giornalista esperto in Agritech del Corriere della Sera, coordinati da Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera.
Al termine è stato dato spazio alle domande delle imprese presenti, a cui hanno risposto i relatori, approfondendo le tematiche di interesse.
“L’agricoltura è, non solo il settore primario, ma anche di primaria importanza e caratterizzante per l'economia nazionale e territoriale. Un settore che negli ultimi 20 anni, dal 2003 al 2023, ha visto grandi cambiamenti, nel tessuto imprenditoriale, con una diminuzione importante del numero delle imprese attive, nella superficie coltivata, anche questa in riduzione. Sono invece aumentati gli addetti e il valore aggiunto ed è esploso l’export – ha dichiarato Carlo Battistini, presidente della Camera di commercio della Romagna –. La situazione economica attuale è di grande trasformazione verso il digitale e l’introduzione dell’intelligenza artificiale nei processi produttivi. Abbiamo deciso di iniziare questo percorso di diffusione della cultura dell’innovazione dalle imprese dell’agricoltura e della filiera agroalimentare, per offrire spunti, esempi, farne conoscere le opportunità, offrendo loro gli strumenti per definire strategie e investimenti più adatti alle loro esigenze per lo sviluppo della loro attività. L’incontro ha destato interesse e i presenti hanno partecipato attivamente con domande e suggestioni, questo ci è di ulteriore stimolo per continuare nel nostro percorso di condivisione e formazione sui temi dell’innovazione, con altri incontri dedicati agli altri settori economici del territorio”.
“Da sempre la tecnologia viene vista come il problema ma se ben gestita può essere una parte della soluzione, senza ideologie ma con pragmatismo. Oggi l’AI, in particolare nel settore agricolo, può essere uno strumento per compensare i danni da cambiamento climatico, anche con previsioni meteo sempre più raffinate, ma può intervenire anche per ridurre i costi con un calcolo adeguato delle risorse, anche naturali, da investire. Il cambiamento non è facile, ma è necessario. Vale sempre il pensiero di Charles Darwin: sono le specie che collaborano quelle che sopravvivono. È quello che tenteremo di fare con questi momenti di formazione dedicati all’agritech e al pensiero aperto – il commento di Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera.
"L'intelligenza artificiale e le tecniche digitali promettono di rivoluzionare il modo in cui facciamo agricoltura. Come in tutte le rivoluzioni che si rispettano anche in questo caso il cambiamento - e soprattutto come lo raccontiamo - mescola mito, prospettiva, opportunità e scienza alimentando non solo curiosità, ma anche diffidenza e disorientamento. La giornata di oggi rappresenta l'occasione per fermarsi e fare il punto, consapevoli che un percorso di innovazione di sistema non può prescindere da chi fa agricoltura" – il commento di Pietro Franceschi, PhD, responsabile Agricoltura Digitale alla Fondazione Mach.
“Ancora oggi e malgrado se ne parli poco, quasi la metà del bilancio europeo riguarda l’agricoltura. A settembre 2024 si è insediata la nuova Commissione, che vede come responsabile dell'agricoltura Christophe Hansen, lussemburghese del gruppo dei Cristiano democratici. Si è quindi aperta la stagione che dovrà definire la prossima politica agraria europea (Pac). Una occasione, per il nostro primario, di far sentire la propria voce sulle partite che davvero contano per definire un modello di zootecnia, di coltivazione e di trasformazione
alimentare che sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche economico” il commento di Massimiliano Del Barba, giornalista esperto in Agritech del Corriere della Sera.