Le fasce di classificazione per volume d'affari per le imprese di pulizie



A cosa serve l'iscrizione della fascia di classificazione

Trascorsi almeno due anni dall’inizio dell’attività, le imprese di pulizia regolarmente iscritte al Registro delle Imprese o all’Albo Imprese Artigiane, possono essere ammesse a partecipare, secondo la normativa comunitaria, alle procedure di affidamento dei servizi di pulizia (appalti pubblici).

La classificazione delle imprese di pulizia in fasce per volume di affari ha valore esclusivamente ai fini della partecipazione alle procedure di affidamento di servizi da attuarsi da parte delle pubbliche amministrazioni secondo la normativa comunitaria. Non è invece necessaria per le procedure di affidamento servizi che non ricadono nei vincoli della normativa comunitaria.




Definizione e importi delle fasce di classificazione

Per partecipare agli appalti pubblici comunitari le imprese di pulizie devono presentare domanda di iscrizione, in una delle seguenti fasce di classificazione per volume d’affari al netto dell’IVA:

  • fascia  a)  fino a € 51.646,00
  • fascia  b) da      € 51.646,01      fino a   € 206.583,00
  • fascia  c)  da     € 206.583,01    fino a   € 361.520,00
  • fascia  d)  da     € 361.520,01    fino a   € 516.457,00
  • fascia  e)  da     € 516.457,01    fino a   € 1.032.914,00
  • fascia  f)   da    € 1.032.914,01  fino a   € 2.065.828,00
  • fascia  g)  da    € 2.065.828,01  fino a   € 4.131.655,00
  • fascia  h)  da    € 4.131.655,01  fino a   € 6.197.483,00
  • fascia  i)   da    € 6.197.483,01  fino a   € 8.263.310,00
  • fascia  l)   oltre € 8.263.310,00

In caso di appalti di durata pluriennale la fascia di classificazione per la partecipazione all’appalto non deve essere individuata in relazione all’importo complessivo dell’appalto bensì in base all’importo medio per ogni anno o frazione di anno.

Per cui, ad esempio, un'impresa che si aggiudica un appalto per servizi di durata biennale del valore di 600.000 euro (quindi di importo annuo di 300.000 euro) deve essere iscritta nella fascia c fino a 361.520 euro. Analogamente, un appalto semestrale del valore di 200.000 euro (400.000 euro su base annua) richiede l’inserimento nella fascia di classificazione fino a 516.457 euro.

L’impresa viene classificata in base al volume di affari, al netto dell’IVA, realizzato mediamente nell’ultimo triennio, o nel minor periodo di attività, comunque non inferiore a due anni.

La fascia di classificazione da richiedere è quella immediatamente superiore a quella comprendente il predetto importo medio (ad esempio, un'impresa con un volume d’affari medio annuo di 150.000 euro e comunque superiore a 51.646 euro può richiedere l’inserimento nella fascia b fino a 206.583 euro).
Nel caso di iscrizione nella prima fascia l’importo medio deve essere di almeno 30.987,41 euro.
Per le imprese che esercitano anche altre attività oltre a quelle di pulizie dovrà essere preso in considerazione solo il volume d’affari relativo ai servizi di pulizie.

Ai fini dell’iscrizione nella fascia per volume d’affari la Legge non ha previsto alcuna distinzione tra i settori di attività. Per cui l’impresa che opera in più settori (pulizia, disinfezione, disinfestazione, derattizzazione, sanificazione) può far valere, ai fini dell’iscrizione nella fascia, il proprio volume d’affari indipendentemente dallo specifico settore in cui lo ha realizzato.

L’imprenditore individuale succeduto nell’attività al precedente titolare, può beneficiare anche del fatturato maturato dall’impresa cessata a condizione che sia subentrato in tutti i rapporti in essere e possa essere dimostrata la continuità dell’attività esercitata. Analogo discorso vale in caso di fusioni o incorporazioni.




Requisiti per l’iscrizione nella fascia di classificazione

Ai fini dell’inserimento nella relativa fascia di classificazione, l’impresa deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

  1. I servizi prevalenti forniti nel periodo di riferimento: l’impresa richiedente deve avere fornito nel periodo di riferimento (ossia negli ultimi tre anni, ridotti a due se l’impresa è attiva da meno di tre anni), in alternativa fra le seguenti:
    • almeno un servizio di importo complessivo non inferiore al 40%;
    • almeno due servizi di importo complessivo non inferiore al 50%;
    • almeno tre servizi di importo complessivo non inferiore al 60%;
      dell'importo corrispondente alla fascia inferiore a quella per la quale chiede l’iscrizione. Per l’inserimento nella prima fascia le predette percentuali vanno applicate all’'importo massimo della stessa fascia, ossia 51.646 euro. Applicando i criteri sopra descritti, ai fini dell’inserimento nella fascia di classificazione per volume d’affari è necessario che l’impresa abbia prestato servizi di importo superiore ai valori indicati nella tabella importi prevalenti.
  2. Il costo del personale dipendente o gli attestati INPS INAIL: per ogni anno del periodo di riferimento (ossia per gli ultimi tre anni, ridotti a due se l’impresa è attiva da meno di tre anni) l’impresa deve aver sopportato un costo complessivo per il personale dipendente, costituito da retribuzione e stipendi, contributi sociali e accantonamenti ai fondi di trattamento di fine rapporto, non inferiore al 40% dei costi totali, ovvero al 60% dei costi totali se l’attività è esclusivamente quella di pulizia e disinfezione. 
    Le imprese che non possono comprovare le suddette percentuali, oppure, quale che sia il motivo, non le raggiungono, devono produrre gli attestati INPS e INAIL comprovanti la regolarità della posizione previdenziale e assicurativa di tutti gli addetti dell’impresa. Tali documenti possono essere sostituiti dal certificato unico di regolarità contributiva (DURC).
  3. La dichiarazione di affidabilità bancaria: l’impresa deve produrre un’attestazione proveniente da un istituto bancario o postale che attesta l’affidabilità dell’impresa nell’adempimento delle obbligazioni pecuniarie assunte.

  4. I libri paga e libri matricola o il MOD 770: è necessario presentare copia dei libri paga e dei libri matricola degli ultimi tre anni (ridotti a due se l’impresa è attiva da meno di tre anni). In alternativa è possibile presentare copia del modello 770 per ciascuno degli anni di riferimento.

  5. L'elenco dei servizi resi: è necessario presentare un elenco dei servizi prestati dall’impresa negli ultimi tre anni (o nel minor periodo) relativi alle attività di pulizie, con indicazione del committente, della natura del servizio svolto, della durata del contratto e dell’importo dello stesso (Intercalare Servizi Resi nel Periodo di Riferimento). Tali dati sono necessari per ricavare il volume d’affari annuo maturato dall’impresa ai fini dell’inserimento nelle fasce di classificazione.

  6. L'elenco dei contratti in essere: l’impresa deve fornire un elenco dei contratti correnti alla data di presentazione dell’istanza di iscrizione nella fascia (Intecalare contratti in essere). Tale elenco può contenere anche solo l’indicazione del committente.

  7. Le attestazioni rese dai committenti: è necessario allegare specifiche dichiarazioni rese dai committenti relative ai servizi di pulizie prevalenti svolti dall’impresa (ossia dei servizi di cui al punto 1). Tali dichiarazioni devono contenere l’indicazione del committente, la durata del contratto e l’importo dello stesso (Intercalare committenti). Le attestazioni dei committenti possono essere sostituite da una dichiarazione del titolare o del legale rappresentante dell’impresa di pulizie, accompagnata da copia delle fatture dichiarate conformi all’originale.




Come si iscrive la fascia di classificazione

Ai fini dell’inserimento dell'impresa nella relativa fascia di classificazione per volume d'affari, è necessario predisporre apposita pratica telematica da presentare alla Camera di Commercio nella cui provincia è ubicata la sede legale dell'impresa, così composta:




Quando occorre comunicare la variazione della fascia

Qualora nel corso del tempo vengano meno i requisiti di permanenza nella fascia di classificazione (ricorrendo quindi i presupposti per un declassamento rispetto alla fascia di appartenenza) l’impresa deve obbligatoriamente presentare la conseguente denuncia di variazione negativa della fascia.

Ciò deve avvenire entro un anno dal verificarsi degli eventi che determinano il declassamento e comunque non oltre 30 giorni dal deposito del bilancio per le società di capitali, oppure dal termine ultimo per la presentazione annuale della denuncia dei redditi per le imprese con forma giuridica diversa.

Rimane, invece, facoltativa la richiesta di iscrizione dell’impresa in una fascia di classificazione superiore.



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